Il Business plan (1° parte)
La nascita di una nuova impresa deve avvenire soltanto quando l’imprenditore ha valutato attentamente la bontà della propria idea, stimata quale possibilità di restare sul mercato e sopratutto di svilupparsi nel lungo periodo.
Attualmente, la logica che ha animato per molto tempo il nostro sistema imprenditoriale, cioè quella di affidarsi, per creare impresa, al’intuito, non può più essere accettata.
Le nuove imprese non devono posticipare fino al ‘contatto’ con il mercato il momento della verifica riguardante la solidità dell’idea, bensì devono definire anticipatamente il contesto nel quale saranno chiamate ad operare, così come gli obiettivi, le strategie, l’assetto organizzativo e le risorse necessarie allo scopo,
IL BUSINESS PLAN
Lo strumento mediante il quale si deve effettuare l’attività di pianificazione è il Business Plan, un documento che descrive l’idea imprenditoriale e permette di compiere una valutazione oggettiva della fattibilità dell’idea stessa.
Le motivazioni che portano a dare via a un’impresa possono essere diverse:
- la realizzazione di un sogno;
- la possibilità di avere un lavoro in proprio;
- lo sviluppo di una sorta di ‘gioco’, che iniziato come tale, ha assunto con il passare del tempo una veste più importante e concreta.
In tutti i casi, chi intraprende un’attività di impresa deve possedere:
- competenze (tecniche, gestionali e commerciali);
- capacità (razionali, manageriali, e relazionali).
Queste sono le caratteristiche di un imprenditore di successo!
Il BP è il documento che descrive l’idea imprenditoriale e consente di valutare la stessa, esso ha una duplice valenza:
- interna: in quanto rappresenta la guida a tutti i processi decisionali interni all’azienda, obbligando così l’imprenditore ad assumere decisioni che non si basano soltanto su emozioni o impulsi del momento ma sono frutto di analisi attente; inoltre, il BP permette ai collaboratori di essere informati su obiettivi e strategie definiti in precedenza, coinvolgendoli e motivandoli, al fine di far conseguire efficacia e efficienza operativa.
- esterna: perchè il BP deve essere presentato ai potenziali finanziatori (banche, enti pubblici, soci ect.) nel momento in cui si devono reperire i finanziamenti, esso costituisce, inoltre, una presentazione dell’azienda a soggetti terzi, quali potenziali clienti e fornitori.
LE CARATTERISTICHE DEL BUSINESS PLAN
Nella stesura del BP è necessario tenere in considerazione alcuni aspetti fondamentali:
- il BP deve essere comprensibile, pertanto, in esso bisogna evitare l’utilizzo di termini tecnici ed economici estremamente complessi, oppure, se sono necessari, si deve completare la stesura con note esplicative, al fine di evitare una scarsa chiarezza espositiva;
- il BP deve essere sintetico, poichè le informazioni che contiene sono molte, quindi, è bene evitare di essere estremamente prolissi sui vari aspetti, perchè si corre il rischio di deconcentrare il lettore, distraendolo dagli aspetti fondamentali;
- il BP deve risultare credibile, pertanto è necessario fare riferimento alla realtà in cui l’azienda sarà chiamata ad operare e, sopratutto nella parte economica-finanziaria, è opportuno evitare un sottodimensionamento dei costi e un sovradimensionamento dei ricavi;
- il BP deve essere facile da leggere, quindi in esso bisogna utilizzare, quando è possibile, grafici di vario tipo per semplificare la lettura dei dati, poichè un istogramma è sicuramente di lettura più immediata rispetto ad una tabella di numeri.
LE FASI DEL BUSINESS PLAN
Le fasi attraverso le quali si procede ad articolare un BP sono rappresentate da:
- introduzione, nella quale si effettua la descrizione dell’idea imprenditoriale;
- l’analisi del mercato e del settore in cui operare;
- l’analisi tecnico organizzativa;
- le previsioni economiche-finanziarie (definizione delle fonti di finanziamento, stime sui risultati economici e finanziari attesi).
DALL’IDEA ALL’ANALISI DI MERCATO
la descrizione del progetto imprenditoriale deve partire, innanzitutto, con la presentazione del soggetto o dei soggetti che ne sono promotori, i quali devono dimostrare la validità della propria idea.
Bisogna procedere a spiegare l’idea di ciò che si intende realizzare, indicando, soprattutto, a che sarà diretto il prodotto/servizio.
Chiaramente, anche in questa fase iniziale, tale descrizione non dovrà in alcun modo essere sommaria. Al contrario, è necessario, fare in modo di illustrare adeguatamente le varie fasi di sviluppo dell’idea stessa, indicando quali sono i bisogni che il prodotto/servizio intende soddisfare.
Tutto ciò dovrà essere espresso attraverso una puntuale definizione delle funzioni del prodotto più che delle sue caratteristiche, impostando quindi l’analisi in un ottica di mercato.
Continua…………………..
Giacomo