La storia della COMPAGNIA ITALIANA DEI GRANDI ALBERGHI (CIGA Hotels) parte 3

3. I primi anni Venti: l’inizio del periodo d’oro

  • Promozione, strategia di espansione in Italia: i dati statistici, fino ad ora, registrano, nell’ordine, una presenza di americani, italiani, inglesi, francesi, austriaci, cechi, olandesi, tedeschi, ungheresi, spagnoli e In sostanza, la maggior parte del pubblico è straniera. Si sente ora il bisogno di promuovere maggiormente la Compagnia in Italia.
  • Novità: il pubblico straniero aumenta  al punto che si costruisce uno speciale motoscafo adatto a trasportare al Lido automobili, persone e bagagli; all’Excelsior viene inaugurata una stazione radiofonica.

Nel 1924, la Compagnia chiude l’esercizio con la consapevolezza di essere un organismo alberghiero in Italia di primaria importanza, sia per estensione sia per importanza, contribuendo in modo efficace allo sviluppo del movimento dei forestieri ripresosi dopo la Grande Guerra. Le strutture ricettive, infatti, sono per l’Italia la principale fonte di reddito grazie alle loro entrate.

  • Strategia di respiro nazionale: la Compagnia ampia il suo raggio d’azione acquistando partecipazioni di alberghi di alto livello in località turisticamente Acquistando tutto il pacchetto azionario del Sindacato Italiano Sviluppo Alberghi messo in liquidazione, la Compagnia ottiene il pieno controllo di quattro grandi alberghi italiani: Grand Hôtel Excelsior di Napoli e di Roma; Grand Hôtel di Roma; Grand Hôtel et des Iles Borromées di Stresa.

Vantaggi

  1.  Raggiungimento di una dimensione operativa più grande per poter intercettare un bacino di clientela più ampio e articolato;
  2.  Possibilità di differenziare i servizi per soddisfare meglio le esigenze della clientela (varietà degli alberghi);
  3.  Vantaggi economici derivati dalla gestione di un gruppo alberghiero di dimensioni più ampie: economie di scala sull’incidenza degli oneri della gestione (forniture, costi amministrativi, gestione delle risorse umane)

 

4. Oltre Venezia: i nuovi alberghi della CIGA

A partire all’ultimo trentennio del XIX secolo, l’industria alberghiera di Roma, divenuta capitale del Regno, è entrata in una fase di fervore costruttivo segnato dall’apertura di alcuni grandi alberghi. Con la trasformazione urbanistica della Capitale, le imprese ricettive escono da una stagione ancorata a modelli settecenteschi e dimostrano di possedere le risorse per adeguarsi al contesto urbano.

  • Nel 1894: César Ritz inaugura il Grand Hôteld de Rome, prodotto alberghiero di altissimo livello, dotato di una notevole potenzialità di richiamo internazionale;
  • 1906: nasce il Grand Hôtel Excelsior.

I due alberghi romani vengono acquistati dal Sindacato Italiano Sviluppo Alberghiero. Nel 1923 entrano invece nell’orbita della CIGA, che ha iniziato a estendersi verso il sud della Penisola prima del passo successivo che la porterà in Sicilia, seguendo un disegno volto a creare una rete di grandi alberghi ben distribuiti nei punti nevralgici del turismo in Italia. Uno di questi punti è Stresa, sulla sponda del Lago Maggiore. Alla metà del XIX secolo, i fratelli Omarini, dopo aver costruito sull’Isola Bella l’Albergo del Delfino, avevano iniziato a cogliere le potenzialità di Stresa nell’offrire un’ospitalità in linea con gli standard dell’alta hotellerie europea. Iniziarono così ad acquistare appezzamenti di terreno più adatti ai loro progetti.

  • 1863: nasce l’Hôtel des Iles Borromées. Il fabbricato è su tre piani e due ali laterali, non si presenta come un albergo di lusso. Tuttavia, questo inizia a far nascere in riva al Lago Maggior una cultura dell’ospitalità alberghiera votata all’internazionalizzazione

A frequentare l’albergo sono turisti provenienti da tutta Europa, soprattutto inglesi, ma anche tedeschi, francesi e slavi.

  • 1868: il grande successo rende necessario un ampliamento e un rinnovamento della struttura;
  • 1906: con la realizzazione del collegamento ferroviario tra il cantone svizzero del Vallese e la

Valle dell’Ossola, Stresa viene proiettata in una dimensione europea.

  • Creazione di una nuova dépendance: l’albergo si presenta ora come una piccola reggia;
  • Ulteriori lavori di rinnovamento ed ampliamento dovuti all’aumento della clientela;
  • Vero il centro di Stresa si apre una succursale dell’Agenzia di viaggi Cook & Soon;
  • A questo punto, l’albergo offre: due ascensori, riscaldamento centrale, ristorante francese, bar americano, orchestra, appartamenti con bagno, registrazione dei bagagli.

 

5.Il grande sviluppo dei primi anni Venti

Il vento della politica mussoliniano che guarda al Mediterraneo spinge la Compagnia presieduta dal Conte Volpi a spingersi a operare verso l’Oriente del Regno d’Italia: Rodi. Nonostante alcune trattative per l’acquisto di altri alberghi non giunte a buon fine, il contesto instaurato da Mussolini favorisce alla costituzione di un contesto positivo e il bilancio si chiude in grandezza.

  • Attrattiva: l’Anno Santo proclamato nel 1925 da Papa Pio XI imprime un’accelerazione straordinaria alle attività della Compagnia, non tanto nei grandi alberghi di lusso, quanto nelle strutture minori che hanno occasione di ospitare numerose Inoltre, sia a Roma sia a Venezia si provvede ad acquistare o affittare dei locali per utilizzarli come magazzini per gli approvvigionamenti degli alberghi.

Venezia e Lido, comunque, rimangono al centro delle attività della CIGA. In questi anni la Compagnia provvede a mantenerli sempre moderni e competitivi, aumentando il numero di stanze, acquistando nuovi edifici, ristrutturando gli interni e installando nuove attrazioni.

  • 1914: viene costruito il Palazzo del Mare, che sorge come un ingrandimento di una villa già

Intanto, lo sguardo della Compagnia veneziana, al pari di quello dell’antica Repubblica di San Marco, si è spinto decisamente verso il Mediterraneo. La partecipazione nella Società Grandi Alberghi Siciliani porta la CIGA in Sicilia grazie principalmente al Grand Hôtel & Des Palmes di Palermo e al San Domenico Palace Grand Hôtel di Taormina.

Nel frattempo a Rodi si sta completando l’allestimento dell’Albergo delle Rose, che farà da riferimento sia per gli italiani che vogliano visitare le Isole dell’Egeo, sia per gli egiziani che vogliano trascorrere l’estate in stazioni climatiche piacevoli.

 

CAPITOLO III

1. Orizzonti mediterranei: la Sicilia

L’Albergo delle Palme, costruito nel 1864, all’acquisizione da parte della CIGA, vanta per diversi anni di essere l’unico grande albergo siciliano. Offre servizi di trasporto dalla stazione ferroviaria o dal porto di servizio, uffici del turismo, della posta e del telegrafo, un salone-ristorante con bar e due ascensori. Nei locali “sotterranei”, inoltre trovano posto la “sala dei corrieri”, la panetteria, la pasticceria, la cantina, la camera fredda, la dispensa e la grande cucina.

Il San Domenico Palace Grand Hôtel, fondato intorno al 1400, era stato in precedenza un convento, la cui struttura architettonica viene mantenuta anche nel momento in cui viene adattato ad albergo. Infatti, comincia ad essere ampliato e portato ad un alto livello qualitativo solo a partire dagli anni ’30.

2. Tra Venezia e l’Oriente: Rodi

La conquista dell’isola di Rodi e di quelle dell’arcipelago del Dodecaneso non avevano fatto presagire immediatamente le potenzialità turistiche dell’arcipelago dell’Egeo: un angolo del Mediterraneo orientale favorito dal clima, dal richiamo della storia e dalla bellezza del paesaggio. La sovranità sulle isole, ceduta dalla Turchia con il Secondo trattato firmato a Losanna nel 1923, era passato all’Italia che, nel 1912, le aveva occupate nel corso delle operazioni militari della guerra italo-turca. Le quattordici isole, di cui Rodi è la principale, avevano quindi formato i “Possedimenti delle Isole Italiane dell’Egeo”.

Rodi, in particolare, nel corso degli anni era diventata una meta turistica internazionale, grazie agli investimenti nel settore turistico e alle opere pubbliche, a partire dalla costruzione di una rete viaria prima quasi inesistente. Infatti, fin dai primi anni Venti, il Governatore militare italiano aveva visto nel turismo, un fenomeno ancora elitario, la sola via da percorrere per avviare lo sviluppo economico dell’Isola.

La spinta per l’invenzione della destinazione turistica di Rodi era partita però dalla valorizzazione del patrimonio monumentale e di storia della città, unendola al clima temperato e al senso di magia che derivava dall’incrocio tra diverse culture. Il vasto progetto turistico dell’Isola era legato al nome del Governatore Mario Lago.

In questo clima rientra allora anche la costituzione della Società Anonima Grandi Alberghi Rodi (SAGAR), presieduta da Alfredo Campione, incaricata della costruzione del Grande Albergo delle Rose, una struttura lussuosa dotata persino di campi da tennis e Casinò posta nella parte centrale della spiaggia di Rodi. Sotto direzione di Mario Lago si provvede inoltre alla valorizzazione delle antiche Terme di Calitea, che diventano una grande attrattiva turistica soprattutto per i turisti provenienti dall’Egitto.

 

Continua………..?